Da dove sono partito:

La prevalenza del dolore lombare tra i ciclisti può raggiungere il 60 %, e questo problema se non adeguatamente trattato può diventare cronico. Nella maggior parte dei casi di lombalgia cronica non vi è alcuna anomalia pato-anatomica/radiologica rilevabile (Dankaerts et al., 2006), questo porta a una classificazione di lombalgia cronica “non specifica” (NS-CLBP) (Dillingham, 1995; Waddell, 1998).

E’ necessario ricordarsi che:

Durante l’esercizio di resistenza la richiesta di ossigeno aumenta da 10 a 20 volte e l’assorbimento di ossigeno nei muscoli può incrementare fino a 200 volte. Questo sbilanciamento porta alla produzione di ROS e RNS (radicali liberi) a velocità che superano la capacità del corpo di eliminarli, questo eccesso, può causare perossidazione lipidica e danno proteico. (Mastaloudis et all. 2000) Lo stress ossidativo che si viene a creare, può innescare un aumento dei marcatori proinfiammatori come citochine e chemochine. Qualora vi fosse per diverse ragioni una scarsa quantità di antiossidanti e di aminoacidi si verrebbe a creare una condizione nota come infiammazione cronica di basso grado. E’ assodato che l’attività di endurance predisponga all’insorgenza di tensioni muscolari e di squilibri posturali che se non trattati tempestivamente e adeguatamente portano a rigidità che via via si cronicizzano. I traumi e gli infortuni sono la prima causa di alterazioni posturali.

In pochi ci pensano:

Diversi studi hanno evidenziato che i disturbi viscerali possono portare ad un aumento della tensione muscoloscheletrica e del dolore nelle strutture innervate dal corrispondente livello spinale attraverso i riflessi viscerosomatici(leggi articolo sul blog: difficoltà digestive?

Dolori muscolari? Apparentemente lontani ma così vicini). Uno stimolo irritativo viscerale, attraverso la via afferenziale giunge al dermatomero corrispondente, generando una risposta riflessa chiamata riflesso viscerosomatico. Ad esempio lo stomaco è innervato dai segmenti vertebrali T6-T9(dalla sesta alla nona vertebra toracica). Qualora insorgesse un problema a livello digestivo, si potrebbe manifestare una rigidità della muscolatura spinale a livello T6-T9, compromettendo la mobilità di quel segmento vertebrale.

Un’ulteriore conseguenza negativa di questa situazione, è che la rigidità appena descritta condizionerà anche i segmenti superiori e inferiori della colonna, quindi anche la zona cervicale e lombare manifesteranno dei disequilibri.

ATP (adenosina trifosfato) il carburante dei muscoli e non solo:

L’organismo per svolgere tutte le sue funzioni, quali camminare, fare attività sportiva, digerire, pensare, utilizza una molecola energetica che si chiama ATP(adenosina trifosfato). Durante gli sport di endurance la richiesta di ATP aumenta significativamente e questo non solo va considerato bensì favorito. L’organismo produce ATP grazie all’utilizzo di substrati energetici, le principali fonti sono i carboidrati e i grassi. Oltre a queste sostanze, sono importanti anche altre molecole come alcuni minerali, tra i più importanti citiamo il ferro, il rame e il magnesio ed alcune vitamine come la B1, la B2, la B3 e la B5.

Questi elementi vengono assorbiti da ciò che mangiamo, va tenuto conto però, che in casi particolari, come ad es. quando l’organismo deve riparare alcuni danni organici, necessita di una quantità superiore di tutte quelle sostanze precedentemente elencate. Diventa quindi fondamentale, verificare attraverso esami specifici come quelli ematici, il livello delle suddette molecole per essere certi di non lasciare l’organismo in uno stato carenziale.

Cosa c’entrano gli occhi con la postura?

(scritto dalla Dott.ssa Moro Giovanna medico oculista e dal dott. Luca Giannelli, ottico, optometrista ed esperto di disturbi visuo-posturali)

Gli occhi portano stabilità al sistema posturale prova ne è il fatto che se si chiudono gli occhi e non si hanno più riferimenti visivi, si riduce il controllo della posizione eretta. Gli occhi quindi portano stabilità o disequilibrio a tutto il corpo. Qualunque problema a carico dei due occhi, come la differenza di qualità visiva tra i due occhi, un piccolo difetto visivo non corretto adeguatamente e/o l’adozione di un nuovo occhiale, può interferire positivamente o negativamente sul nostro assetto posturale. Quando l’interferenza è negativa il sistema nervoso centrale promuove, per compenso, un aumento della contrazione dei muscoli posturali che servono a far stare in equilibrio, favorendo l’insorgenza di dolori come il mal di schiena e la cervicalgia, il senso di instabilità, il mal di piedi ecc. Come si può controllare e perfezionare? Si effettua una visita specialistica Visuo Posturale che permette di valutare contemporaneamente la funzionalità del sistema visivo e il rapporto che esso ha con la postura e la bocca in quanto legati neurologicamente. Non ci si limita ad esaminare come ci vedono gli occhi e come collaborano insieme, bensì si approfondiscono le connessioni del sistema visivo in rapporto alla funzione posturale e al gesto motorio. A quel punto si valuterà un’eventuale correzione degli occhiali, una corretta gestione dell’ergonomia visiva o verranno prescritti degli esercizi di training visuo posturale.

Conclusioni:

Questo articolo mette in evidenza le numerose interconnessioni esistenti tra le varie parti del corpo e l’importanza di una presa in carico della persona nella sua interezza. Possiamo concludere che per raggiungere la massima efficacia, è necessaria un’integrazione sinergica da parte di tutte le professionalità deputate al mantenimento e al ripristino di una corretta postura, così da intercettare e trattare la causa o le cause del disordine posturale, spesso alla base di tensioni, dolori, infiammazioni e calo della performance.

Scritto da: Massimo Zappella

Bibliografia:

Oxidative stress in athletes during extreme endurance exercise
Experimental Biology 2000 in San Diego, CA on April 15, 2000 Master of Science Degree at Oregon State University.
Angela Mastaloudis, Scott W Leonard, Maret G Traber

Overuse Injuries in Professional Road Cyclists
Article in The American Journal of Sports Medicine

Lower back pain in cyclists: A review of epidemiology, pathomechanics and risk factors
Article in International Sportmed Journal – January 2010

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Spiegazione dell’articolo tecnico tratto dal sito Bici.Style

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